Journal (... - 1956)
Lingua: francés
Anno: 1957
Editore: Table de Ronde
Luogo: París
Anno: 1957
Editore: Table de Ronde
Luogo: París
Descrizione:
Dal risvolto dell'edizione Plon 1966Profondità e sensibilità: in queste due parole, a cui occorrerebbe giustamente aggiungere la parola amore, fonte di tutta la sua letteratura, si trova la chiave del Journal Mexicain di Carlo Coccioli.
Dopo D.H. Lawrence, nessun altro grande scrittore si era preoccupato dell’enigma rappresentato dall’immenso mosaico di razze, nazioni, lingue, credenze, povertà e grandezze e modi di concepire l’uomo e Dio. Poiché è un enigma, si è paragonato il Messico alla Sfinge. Dopo avergli dedicato due romanzi straordinari nel vero senso del termine – Manuel le Mexicain e L’Aigle aztèque est tombé -, Carlo Coccioli continua a interrogare il Messico-Sfinge.
I responsi ottenuti ci ammaliano.
Che ci parli del brutale Yaqui o del delizioso Maya, che racconti dell’oscura e poetica San Silvestro indiana di Tepotzlàn o la frenetica “giornata delle Madri” della capitale meticcia più o meno americanizzata, Coccioli si sforza sempre, secondo il proprio credo, di evidenziare ciò che nel tempo sembrava eterno, e universale nel luogo. Anche questo giornale di viaggio, o meglio di soggiorno, di vita, diventa una lezione che non si dimenticherà.
“Perché preferisce il Messico a tutti gli altri Paesi?” si è chiesto a Coccioli. Ha risposto: “ perché in nessun altro Paese al mondo l’uomo è capace di raggiungere le estreme frontiere di se stesso come in Messico. Ciò che l’uomo ha di più infimo e più elevato.”
314 pagine